Berlusconi è sceso di nuovo in campo e promette la piantumazione di alberi e, ancora una volta, l’aumento delle pensioni minime. Sembra che il Cavaliere abbia un piede nei suoi programmi del passato (pensioni) e un piede nel presente (alberi). Berlusconi è solo un nostalgico romantico o un sottile lusingatore?
«Non credo che Berlusconi sia un nostalgico, per il semplice fatto che non ritiene che il suo tempo sia passato. Probabilmente, pensando ai suoi trascorsi, coltiva qualche rimpianto, forse anche qualche rimorso, ma, nelle sue proposte di oggi, manifesta solo un dato di esperienza: osserva i sondaggi e fa proposte conseguenti, che siano realizzabili o meno questo, specie in campagna elettorale, conta poco. Personalmente, io ho un’idea della comunicazione di Berlusconi che è ai limiti dell’indulgenza: molto spesso, infatti, dà l’impressione di credere fermamente nelle promesse che formula, anche quando sono iperboliche. Il fatto è che Berlusconi non concepisce l’idea di non essere amato e farebbe qualunque cosa per ottenere il consenso che gli italiani oggi gli negano in larga parte. Ecco, forse questa è l’unica cosa della quale ha vera nostalgia».